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TPM (Monza)

Ultimo aggiornamento: lunedì 28 aprile 2008.

L’azienda TPM-Trasporti Pubblici Monzesi (ex AMSA) si occupa della gestione delle linee urbane ed extraurbane di Monza.

Sito ufficiale: http://www.tpmonzesi.com/

Introduzione

In occasione della Giornata dei Servizi Pubblici Locali dell’8 maggio 2005 l’Azienda che gestisce il trasporto pubblico nella città di Monza, TPM Trasporti Pubblici Monzesi, ha singolarmente deciso di aprire al pubblico il proprio storico deposito, effettuando visite guidate per i pochi visitatori interessati, nell’ambito dell’apertura di altri siti, specialmente legati allo smaltimento rifiuti e produzione di energia.

Una buona occasione per scoprire piccole sorprese inaspettate...

Uno sguardo da vicino alla TPM

Il servizio urbano-suburbano di trasporto pubblico della neonata Provincia di Monza è affidato a TPM Trasporti Pubblici Monzesi, azienda sorta nel 1997 dall’evoluzione di AMSA Azienda Municipale Servizio Autolinee, a sua volta nata il 1 Gennaio 1968, "imprigionata" nella gabbia d’oro creata dalle autolinee suburbane di ATM Milano e tra l’altro avente come sede proprio un ex deposito tranviario extraurbano milanese. TPM al giorno d’oggi assicura il servizio su 6 linee di cui 5 normali aventi numero 1, 3, 4, 5 e 6 ed una circolare alquanto curiosa classificata con le lettere DS/SN, Destra/Sinistra. L’azienda può contare su un’ottantina di veicoli (80/84), controllati da 160 addetti che con tali veicoli effettuano 2.000.000 di kilometri all’anno su una rete di 65 km, toccante altri Comuni e frazioni quali ad esempio Taccona, Vedano al Lambro, Brugherio, Villasanta, Muggiò e Nova Milanese, raggiungendo così circa 212.000 persone. Nonostante la vicinanza non mi sono noti casi di prestiti temporanei di vetture tra l’azienda monzese ed il colosso milanese, almeno in tempi recenti, mentre degno d’interesse è proprio il deposito ex ATM di Via Borgazzi nella quale emergono ancora numerose tracce dell’utilizzo tranviario, essendo stato anche un vero e proprio cimitero di vetture di ogni genere tra cui le note elettromotrici "bassotte" cedute a Milano da ATAC Roma aventi numero 2501 e 2503.

Il parco veicoli

Nel parco bus monzese ogni centinaio contraddistingue una particolare serie di veicoli: 100 per i Cityclass, 230 per i BMB, 300 per i due Mauri PT, 400 e 500 per i Fiat 418 Portesi, 600 per gli Inbus, 700 e 800 per le due versioni di Iveco 471 Portesi ed infine 900 per i curiosi 480.10 Turbocity. Come si può osservare anche dal file presente nella sezione Parco Mezzi, il parco veicoli monzese è piuttosto variegato nonostante il seppur ridotto numero di veicoli e linee. I principali modelli circolanti nella città del Gran Premio d’Italia sono Iveco-Irisbus Cityclass, presenti in 23 unità suddivisibili in 5 serie tra cui l’unica matricola "delfinata" la nr. 171, seguiti dai numerosi Iveco 471 Portesi presenti in 21 unità e 2 serie la cui principale differenza è la lunghezza e la curiosa presenza, nella sola versione LU 12 metri, di una porta dotata di 3 ante.

Fa capolino poi un gruppetto di BMB BredaMenariniBus M 230 MU ed i più recenti M 240 NU (9 unità in tutto), senza dimenticare "cavalli da battaglia" come 15 Inbus oramai più che ventenni e sulla strada dell’accantonamento. Meritano un cenno anche 4 Iveco 480.10 Turbocity piuttosto singolari poiché ad esempio la fiancata è caratterizzata dalla posizione delle porte situate ad un’altezza più bassa rispetto al filo superiore dei finestrini, e ciò insieme ad alcuni altri particolari potrebbe eventualmente far pensare ad una carrozzeria Portesi. Da ricordare infine un paio di Mauri serie PT, altrettanti immancabili CAM Pollicino, un singolo Tecnobus Gulliver ed un piccolo Cacciamali Grifone.

Ma ciò che desta più meraviglia è ciò che si è conservato sino al giorno d’oggi ed ancora circola (in parte...) sulle strade monzesi: l’azienda brianzola può ancora vantarsi di possedere 6 Fiat 418 AC Portesi, 1 Fiat 418 AL ed un Fiat 416 (?) Cansa Macchi. Eccone i dati principali:

Fiat 418 AC Portesi: matricole 409-411-415-418-420-423 del 1973/75 serie 401/426
Fiat 418 AL Portesi: matricola 502 del 1978, serie 501/515
Fiat 416 Cansa Macchi matricola 201 del 1967, serie 201/215

Allo stato attuale vengono utilizzati solamente i Fiat 418 AC, mentre l’unico Fiat 418 AL attende la probabile partenza per Cuba già stargato, così come privo di targa è il piccolo 201, reso superfluo dai moderni Gulliver e Grifone. Teoricamente tali veicoli dovrebbero essere gli unici Fiat 418 circolanti con una certa regolarità (giorni feriali, ore di punta, servizi scolastici) in tutta la regione Lombardia dato che l’unica altra "forte" presenza di Fiat 418 lombardi è la "piazza" di Busto Arsizio (VA), dove peraltro è presente la sola versione carrozzata Cameri e comunque accantonata da tempo. Un tesoro del genere si spera che non vada perduto nei prossimi anni dato che già dall’estate dovrebbero comparire alcuni BMB BredaMenariniBus Avancity. Sotto dunque con una visita a Monza, con l’ultimo momento di gloria per veicoli che hanno sorpassato da poco i trent’anni di vita...

Si ringrazia il Sig. Gabriele Gagliardo per dati statistici e parco storico.


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