ARTE IN BICI  IL PROGRAMMA DEL 2006     (clicca su ogni dicitura per trovare la relativa pagina)

Prospiciente uno spazio recintato su Via Castellana, si configura come un corpo compatto a tre piani. Probabilmente costruita nel Seicento, appartenne al N.H. Francesco Mosto secondo il Catastico del 1781. Altre notizie la danno appartenente all’agronomo Vettore Da Mosto e/o al mercante e navigatore Alvise da Mosto.  Nella II^ metà dell’Ottocento la villa risulta di Giambattista Bellinato, ora è della Parrocchia. Originariamente il fabbricato era composto da un corpo centrale a due piani e due barchesse laterali.   Nel 1741, con un intervento di ristrutturazione ed ampliamento, il corpo centrale venne sopraelevato di un piano, realizzando anche il frontone sopra le trifore.    La barchessa a Est con una successiva demolizione parziale di cui restano tracce, venne staccata dal corpo centrale della villa e, nel nostro secolo, adibita a sala cinematografica.   Quella ad Ovest venne frazionata. Il corpo centrale e una frazione della barchessa a Ovest furono adibiti ad asilo per l’infanzia fino al 1977, allorché fu costruita la scuola materna comunale.    La villa fu usata poi, per la catechesi ed altre attività parrocchiane. Nel secondo dopoguerra ha subito varie modifiche interne per adeguarla alle esigenze d’uso.    A pianta tripartita, il piano terreno si compone tradizionalmente di atrio passante che si ripete negli altri piani con funzione di salone centrale, stanze ai lati e scala per i piani superiori.   Il prospetto principale su Via Castellana presenta trifore centrali sovrapposte, balconate con parapetto in ferro battuto poggiante su mensole nel piano nobile, piccolo timpano.   E’ stato eseguito recentemente un restauro strutturale ma il recupero conservativo degli stucchi che la decoravano e dei pavimenti alla veneziana si presenta problematico e oneroso per la parrocchia.