IL SENATORE SANTORUM
"Non ci faremo intimidire, il processo si fara"
----------------------------------------------------------------- IL SENATORE SANTORUM "Non ci faremo intimidire, il processo si fara" DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK - Il compromesso "confessione e censura" non piace all' italo - americano Rick Santorum. "E' anti - costituzionale - spiega al Corriere il 40enne senatore repubblicano della Pennsylvania -. Istituire il processo contro Clinton e' un obbligo e qualsiasi compromesso per farlo abortire fallira". Non teme il trauma che tale processo arrechera' al Paese? "Nessuno ci vieta di concluderlo velocemente, se la maggioranza lo riterra' opportuno. Portare Clinton sul banco degli imputati e' cruciale perche' il nostro compito e' sancire un inderogabile precedente storico attraverso cui i posteri ci giudicheranno". Anche se il 70 % degli americani e' contrario? "Farsi condizionare dai sondaggi e' una pratica immorale che lascio ai democratici, disposti ad accettare qualsiasi nefandezza da Clinton, purche' popolare tra gli elettori. L' impeachment e' una questione di principio e noi repubblicani abbiamo avuto il coraggio di andare controcorrente". Non teme la punizione degli elettori? "Il futuro di questo Paese mi sta molto piu' a cuore di un' elezione persa. E poi gli umori sono capricciosi". Non le pare che l' impeachment sia gia' una punizione sufficiente? "Come faccio a rispondere, quando la Casa Bianca continua a nascondere i fatti? Solo una loro attenta disamina puo' aiutarci a determinare se, oltre ad aver calpestato il sacro istituto della presidenza e messo in pericolo la sicurezza nazionale, Clinton deve essere rimosso". E se la nuova Camera si rifiutasse di nominare i cosiddetti "manager", necessari per processare Clinton? "Clinton la farebbe franca. Ma i miei colleghi repubblicani non sono sciocchi. Il processo si fara". A.Far.
Farkas Alessandra
Pagina 10
(23 dicembre 1998) - Corriere della Sera
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