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Incarichi pilotati al Coni: "Ziberna la mente del raggiro"

Nella richiesta di rinvio a giudizio la ricostruzione di come venivano alterate le gare per convegni. «Il politico di Forza Italia suggeriva alla società Alan Normann come farsi assegnare gli appalti»

UDINE. È lui «l’ideatore del meccanismo illecito». È stato lui a suggerire al vincitore di indicare «due recapiti di società che faranno un’offerta superiore, così ti viene assegnato in fretta l’incarico».

Il pm della Procura di Trieste, Federico Frezza, ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio di Rodolfo Ziberna, vice capogruppo in Consiglio regionale di Forza Italia, e di altre cinque persone, tra cui l’udinese Massimo Lombardo, legale rappresentante della Alan Normann comunication srl, società che ha vinto le gare.

L’accusa è turbata libertà degli incanti (turbativa d’asta) in concorso, nei confronti del Coni che per il pm è stato tratto in inganno nell’assegnare due incarichi per complessivi 46 mila 650 euro. Il Gip di Trieste, Giorgio Nicoli, ha accolto la richiesta di Frezza e mandato a processo Ziberna (difeso dagli avvocati Antonio Montanari e Antonio Sanson), Lombardo (il suo legale è Luca Ponti), Luana Matassi – dipendente del Coni Fvg – (avvocato Francesco Donolato)e l’udinese Alessandra Aita (avvocato Maurizio Miculan), la goriziana Cinzia Lorenzon (avvocato Massimo Bianca) e il bellunese Giorgio De Carlo (avvocato Stefano Pietrobon), i tre imprenditori che si sono prestati a presentare preventivi concordati con Lombardo. La prima udienza è fissata il 24 giugno.

I fatti risalgono al 2008 e 2009. Nel decreto di rinvio a giudizio Ziberna (che allora non era consigliere regionale) viene indicato come «ideatore del meccanismo illecito» per l’organizzazione dell’evento del Coni “Giornate delle conferenze regionali e convegno nazionale dello sport” – assegnato alla Alan Normann per 30 mila euro – e per l’indagine di mercato “I bisogni dello sport in regione” e per il convegno “Stati generali dello sport in Fvg” per 16 mila 650 euro.

Il meccanismo per il pm Frezza è stato sempre lo stesso. La prova portata dal magistrato sta nelle e-mail inviate da Ziberna a Lombardo. «Il Coni ha necessità – è uno dei messaggi scritti nel decreto – di tre preventivi; scrivi a Luana e dalle anche due recapiti di società che faranno un’offerta superiore, così ti viene assegnato in fretta l’incarico».

L’e-mail è riferita all’incarico per le “Giornate delle conferenze regionali e convegno nazionale dello sport”. In quel caso, scrive il pm, Aita e Lorenzon «si prestavano a far presentare due preventivi concordati con Lombardo al fine di far vincere quest’ultimo, con il mezzo fraudolento di far affluire al Coni tre preventivi addomesticati, nel senso che veniva chiesto ad Alan Normann, che lo faceva, di procurare due preventivi con offerte superiori al proprio, sì da essere certa di vincere».

I documenti «di comodo» – rileva Frezza – vennero presentati da Ideando di Aita con un costo di 35 mila 500 euro e da Ad Comunication srl di Lorenzon per 34 mila euro. E così l’evento venne aggiudicato alla Alan Normann per 30 mila euro. Stessa e-mail da Ziberna a Lombardo e stesso meccanismo per “I bisogni dello sport in regione” e per il convegno “Stati generali dello sport in Fvg”.

«Il Coni ha necessità come la volta scorsa di tre preventivi – è un’altra e-mail –, scrivi a Luana e dalle anche due recapiti di società che faranno un’offerta superiore, così ti viene assegnato in fretta l’incarico». «I due preventivi di comodo – è scritto nel decreto – sono stati fatti da Queris Srl di De Carlo per 21 mila euro e dalla Ad Comunication per 19 mila 500. L’incarico venne affidato alla società di Lombardo per 16 mila 500 euro. Non solo. «Da notare – recita il provvedimento – che poi Queris faceva il lavoro in subappalto per Alan Normann.

Nell’interrogatorio di Frezza del luglio 2013 l’avvocato Montanari aveva sostenuto la presenza di errori di trascrizione della Polizia giudiziaria, errori che avevano ingiustamente inguaiato Ziberna. Sbagli anche nelle date, secondo il legale, che spiegò come Ziberna, ad esempio, non ebbe nulla a che fare con l’incarico per l’indagine di mercato e per gli “Stati generali dello sport in Fvg”. Ma per Nicoli si va a processo.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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