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Ladri nelle abitazioni e truffe, ecco come difendersi

I carabinieri raccomandano di non aprire a sconosciuti. Ma è anche consigliato installare un sistema d’allarme

UDINE. Ben 689 casi al giorno. Cioè 29 ogni ora. Uno ogni due minuti. Sono i numeri – disarmanti – dei furti nelle abitazioni. A riferire i dati e ripetere le buone prassi per cercare di non restare vittime degli illeciti, è stato il comandante della stazione dei carabinieri di Udine, il luogotenente Arcangelo Lo Bianco.

Che l'altra sera, al Salotto d’Argento – il centro di aggregazione per anziani autosufficienti – è stato protagonista della conferenza su truffe e furti a danno degli anziani e delle persone sole. L’incontro è stato organizzato all’interno di una campagna di informazione, curata dal Comando generale dei carabinieri di Udine, per sensibilizzare le fasce più deboli della popolazione e quindi per evitare il proliferare di illeciti come furti, rapine, truffe porta a porta, scippi negli uffici postali.

Lo Bianco ha fornito ai presenti raccomandazioni e misure da adottare per tutelarsi da quei fenomeni di microcriminalità, oggi in forte ascesa. E ha raccomandato di mettere in atto piccoli accorgimenti e accortezze, per evitare di essere vittime di malintenzionati.

La prima cosa da fare è riconoscere il truffatore. È buona norma non far mai entrare sconosciuti in casa senza che prima non sia stata accertata l’identità. Il comandante ha ricordato che gli enti che erogano servizi di pubblica utilità non inviano il proprio personale per raccogliere denaro e, nel caso in cui, ad esempio, non sia stata pagata regolarmente la bolletta di un’utenza, inviano una lettera per sollecitare la riscossione.

In caso, invece, di lavori alla rete idrica, elettrica o telefonica, le società sono solite apporre avvisi (ad esempio manifesti) nei giorni che precedono l’eventuale disservizio o l’invio di un operatore specializzato per verificare le utenze.

come riconoscere il truffatore

Non c’è comunque la necessità di far entrare in casa sconosciuti – ha rilevato Lo Bianco –, anche perché i contatori di erogazione si trovano all’esterno dell’abitazione. Nei casi in cui il riconoscimento sia in dubbio è invece necessario verificare il mezzo di trasporto utilizzato dall’operatore, come adesivi della società di servizi sulla carrozzeria della vettura, modello e targa dell’auto, il modo in cui è vestito, chiedere di poter vedere il tesserino di riconoscimento rilasciato dall’ente che fornisce il servizio insieme al documento di identità e prendersi il tempo per effettuare una verifica chiamando la società.

E se il soggetto fosse restio a fornire le proprie generalità, è essenziale contattare il 112 e richiedere l’intervento delle forze dell’ordine.

Per ridurre il rischio di furto in un’abitazione è buona norma chiudere sempre la porta d’ingresso a chiave, mettere inferriate alle finestre o chiavistelli agli infissi, dotarsi di un sistema di allarme o di pulsanti sonori. Non solo.

La presenza in casa di piccoli animali da compagnia può inibire il ladro che, per timore di insospettire o svegliare il vicinato magari a causa di un cane che abbaia, potrebbe abbandonare l’idea di violare l’abitazione. In caso di vacanza o di allontanamento prolungato nel tempo dalla propria abitazione il rapporto di collaborazione con i vicini diventa di fondamentale importanza.

Per limitare invece il rischio di borseggio o di scippo, è consigliato tenere la borsa chiusa sottobraccio o a tracolla ed evitare di tenerla verso il lato della strada. In caso di operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale, è sempre bene farsi accompagnare da qualcuno di fiducia, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o ci siano scadenze generalizzate.

E se ci si sente osservati è fondamentale chiamare repentinamente le forze dell’ordine. Per tutelarsi dalle truffe, infine, è necessario diffidare della gentilezza di sconosciuti incontrati per strada, dubitare dagli acquisti molto convenienti e dai guadagni facili, mostrare cautela nell’acquisto di merce venduta porta a porta, non firmare mai contratti se le clausole d’acquisto non siano chiare e leggibili, invitando magari il venditore a tornare, e verificare l’esistenza delle corrette indicazioni per l’eventuale recesso.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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