Documento 41668 di 58223

Ospedale di S. Maria della Scala , bb. e regg. 6.849, (1240-1930, con docc. in copia dal 1167). Inventario a stampa ed elenco di consistenza dell'ultimo deposito 1985. [vol. IV, pag. 172]

Fu fondato nel corso del sec. XI probabilmente dai canonici della cattedrale; il primo documento che ne fa menzione risale al 1090. Fin dalle Origini tutte le attività di Assistenza e beneficenza vi furono svolte dai cosiddetti frari ospedalieri di S. Maria della Scala, che costituivano il capitolo che, a sua volta, eleggeva - a vita - il rettore. Grazie alle oblazioni dei frati e dei rettori, a donazioni di privati e ad aggregazioni più o meno volontarie di ospedaletti situati spesso anche fuori dal contado senese, l'ospedale accumulò un amplissimo patrimonio immobiliare, basato essenzialmente sulla proprietà terriera. I possedimenti fondiari furono Organizzati in quindici importanti fattorie dette grance. sparse in tutto lo stato senese. ognuna di queste tenute, formate dall'aggregazione di poderi dati a mezzadria piò pascoli e boschi, ebbe una sua amministrazione estremamente articolata e complessa. A partire dal sec. XIII il comune seguì sempre di più le attività dell'istituto fino a porlo sotto la sua tutela. Dal 1404 il rettore fu nominato stabilmente dagli organi dello Stato e l'autonomia dell'ospedale divenne puramente interna. L'istituto assunse così un carattere laico che lo distinse da tutte le altre istituzioni simili di assistenza e beneficenza. Con la fine della repubblica senese il controllo sull'Ospedale di S. Maria della Scala passò ai granducati di Toscana; Ferdinando I ne riformò l'organizzazione negli anni 1591-1599. Con l'avvento della dinastia lorenese dapprima furono concentrati nell'ambito dell'istituto gli ospedali minori di Siena e del territorio; in seguito, con motuproprio 27 sett. 1775, quasi tutto il patrimonio immobiliare fu messo in vendita ed il ricavato investito nell'acquisto di luoghi di Monte. Il S. Maria della Scala fu uniformato agli altri ospedali toscani e la nuova organizzazione interna sancita dal regolamento del 1783. Nel 1886 divenne policlinico universitario..

L'archivio - che comprende anche gran parte della documentazione degli ospedali minori soppressi durante il'700 - è stato depositato in tre riprese, disordinato ma sostanzialmente integro 1 dell'ultimo deposito (910 pezzi) esiste solo un elenco di consistenza.
Per le pergamene vedi Diplomatico, Ospedale S. Maria della Scala, p. 93.
Si segnalano.

BIBL.: Guida-Inventario, II, pp. 191-203 e 205-210; ASI 1956, pp. 445, 477, 482-483; ASI 1960, p. 404.
C. MILANESI, Ricordi di Cristofano Guidini, in Archivio storico italiano, s. I, IV (1843), parte II, pp. 25-48; Statuti volgari de lo spedale di Santa Maria Vergine di Siena, scritti l'anno MCCCV, a cura di L. BANCHI, Siena 1864; E. CARAVAGGI, L'amministrazione degli spedali Riuniti, ivi 1868; Statuto dello spedale di Siena, in Statuti senesi scritti in volgare... cit., III; L. BANCHI, I Rettori dello spedale di Santa Maria della Scala di Siena, ivi 1877; D. BARDUZZI, Cenni storici sullo Spedale di S. Maria della Scala, in Di alcuni istituti d'istruzione e beneficenza in Siena, Siena 1891, pp. 47-94; ID., Del Governo dell'Ospedale di Siena dalle origini alla caduta della Repubblica, in R. Accademia dei Rozzi. Conferenze tenute nei giorni 16, 23, 30 Marzo e 6 Aprile 1895, ivi 1895, pp. 189-243; L. ZDEKAUER, I primordi della casa dei Gettatelli in Siena (1238-1298). Con documenti inediti, in Bullettino senese di storia patria, V (1898), pp. 452-469; G. SANESI, L'origine dello spedale di Siena e il suo più antico statuto, Siena 1898; A. CANESTRELLI, Storia dell'Abbazia di S. Antimo, in Bullettino senese di storia patria, XVIII (1911), pp. 84-132 e 187-232 [dà notizie sull'ospedale di S. Maria della Croce in Montalcino]; A. LIBERATI, Chiese, monasteri, oratori e spedali senesi, ibid., LXII-LXIII (1955-56), pp. 224-264 [dà notizie sull'ospedale di S. Lazzaro in Siena]; G. CECCHINI, Le Grance dell'Ospedale di S. Maria della Scala di Siena, in Economia e storia, VI (1959), pp. 405-422; ARCHIVIO DI STATO DI SIENA, Archivio dell'Ospedale di S. Maria della Scala. Inventario, Roma 1960-1962, voll. 2 (PAS, XXXVII-XXXVIII); G. CHERUBINI, Dal libro di ricordi di un notaio senese del Trecento, in ID., Signori, contadini e borghesi... cit., pp. 392-425; U. MORANDI, A. CAIROLA, Lo spedale di Santa Maria della Scala, Siena 1975; L. BONELLI CONENNA, Prata signoria rurale e contadina nella Maremma senese, Milano 1976; D. BALESTRACCI, Il memoriale di frate Angiuliere, granciere a Poggibonsi. Note sul salariato nel contado (1373-1374), in Rivista di storia dell'agricoltura, XVII (1977), pp. 79-129; L. BONELLI CONENNA, Una fattoria maremmana: la grancia di Grosseto dell'Ospedale di Santa Maria della Scala, 1648-1768, in Quaderni storici, XIII (1978), 39. pp. 909-936; L. VIGNI, L'Ospedale senese di S. Maria dello Scala nel XVIII secolo, in Bullettino senese di . storia patria, LXXXVI (1979), pp. 100-143; T. BRUTTINI, Legittimi e illegittimi: aspetti istituzionali dell'assistenza all'infanzia abbandonata a Siena nell'Ottocento, ibid., LXXXIX (1982), pp. 221-243; Madri e figli nella Siena granducale. L'assistenza dell'ospedale alla maternità e infanzia abbandonata 1775-1860 (dic. 1984- genn. 1985). Catalogo della mostra documentaria, Siena 1984; O. REDON. Autour de l'Hopital Santa Maria della Scala à Sienne au XIII ^e siècle, in Ricerche storiche, XV (1985), pp. 17-34; L. VIGNI, Gli esposti dell'Ospedale senese di S. Maria della Scala (1763-68), in Bullettino senese di storia patria, XCII (1985), pp. 198-235; D. GALLAVOTTICAVALLERO, Lo spedale di Santa Maria della Scala in Siena. Vicenda di una committenza artistica, Siena 1985; S. R. EPSTEIN, Alle origini della fattoria toscana.
L'Ospedale della Scala di Siena e le sue terre (metà '200- metà '400), Firenze 1986; D. GALLAVOTTI CAVALLERO, A. BROGI, Lo spedale grande di Siena. Fatti urbanistici e architettonici del Santa Maria della Scala, Firenze 1987; D. BALESTRACCI, Per una storia degli Ospedali di contado nella Toscana fra XIV e XVI secolo. Strutture, arredi, personale, assistenza, in La società del bisogno. Povertà e assistenza nella Toscana medievale, a cura di G. PINTO, Firenze 1989, pp. 37-59; G. PICCINNI, L. VIGNI, Mo delli di assistenza ospedaliera fra Medio Evo ed Età Moderna. Quotidianità, amministrazione, conflitti nell'ospedale di Santa Maria della Scala. ibid., pp. 132-174; G. PICCINNI, L'ospedale di S. Maria della Scala di Siena. Note sulle origini dell'assistenza sanitaria in Toscana (XIV-XV secolo), in città e . servizi sociali nell'Italia dei secoli XII-XV, Pistoia 1990. pp. 297-324: L. VIGNI, La formazione sanitaria nell'Ospedale di Santa Maria della Scala, in AA. VV., L'università di Siena... cit., pp. 177-193.

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