L'imperatrice Livia a Grignano


“Secondo Plinio, Livia raggiunse la tarda età di ottantadue anni, non bevendo in vita sua altro vino, fuorché quello squisito e medicamentoso detto Pucino, di cui maturavano soltanto poche anfore al caldo alito del mare, su un colle sassoso, in un'insenatura dell'Adriatico, poco lungi dalla sorgente del Timavo”

LINA GASPARINI - Miramare e paraggi
nelle memorie inedite di Pietro Kandler
"Archeografo Triestino”, III, vol. XVII, 1932

 

Caratteristiche
Olio su tela
Cm 126x183
Firmato in basso a destra: Cesare dell'Acqua 1858
Prov.: Demanio Austriaco
Iscrizione
IULIA AUGUSTI PUCINO VINO NEC ALIO USA VITIFEROS COLLES GRINIANOS INVISIT
[L'imperatrice della dinastia Iulia, moglie di Augusto, avvezza a nessun vino fuorché il Pucino, assistette alla vendemmia sui colli di Grignano]
 

Dettaglio

Primo saggio di pittura antica di Dell'Acqua, il dipinto illustra una scena ambientata in età romana. L'imperatrice Livia, sdraiata su un triclinio, è attorniata dal suo seguito paludato all'antica, da musici e danzatrici, da giovani servitori. Cesti d'uva, anfore e un giovane coppiere intento a versare del vino nel rhyton offertogli da un personaggio seduto in primo piano su una cattedra decorata da grifi, ricordano le vendemmie del Pucino. Il dipinto si rivela esemplare non solo per l'accuratezza dei riscontri archeologici ma anche per la restituzione del “vissuto” in epoca romana.
L'opera apparve alla Prima esposizione della Società di Belle Arti a Trieste nel 1870 con il titolo L'imperatrice Giulia (cat. N. 14).