Vecchiano con
il suo variegato territorio, è l'unico
comune fra quelli della zona dei monti, che
si estende fino al mare, uno spicchio di
terra già abitato in epoca antica, dove si
fondevano, l'influenza Etrusca e quella
Ligure, come confermano i numerosi reperti
archeologici ritrovati in zona. |
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Il nome del paese deriva dal nome latino "Vetuleius",
al quale si aggiunse successivamente il
suffisso "anus".
Il consolidamento del borgo si ebbe
nell'alto medioevo, periodo in cui furono
fondate le prime pievi, attorno alle quali
si sviluppò man mano l'abitato.
Durante il X secolo, Vecchiano, essendo al
limitare dei territori lucchesi, venne
sottomesso all'influenza di Lucca. Ma avendo
una importante funzione strategica, data
appunto dalla sua posizione, venne assediato
e quindi preso dalle truppe della Repubblica
di Pisa,che vi costrui il Castello di S.
Maria (XI-XII secolo) divenuto poi
monastero, adesso chiesa. |
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Negli anni seguenti, tra il XIII e il XV
secolo, Vecchiano con il suo territorio fù
teatro delle lunghe e feroci guerre fra
Pisa, e Lucca decisa a riprendersi l'antico
feudo. |
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Di quest'epoca
medievale, Vecchiano conserva ancora diverse
costruzioni e ruderi visibili nei castelli e
le varie torri, che da Filettole a Nodica
punteggiano il suo territorio, e che
facevano parte del sistema difensivo e di
avvistamento, insieme alle torri e alla
Rocca di Ripafratta.
Dopo circa 5 secoli di dominio Pisano, il
paese passò a far parte dei possedimenti dei
nobili De' Medici, della Repubblica di
Firenze. I Medici iniziarono i lavori di
bonifica del suo territorio paludoso, cosa
che favorì e sviluppò le attività agricole,
lavori di bonifica che si ultimarono nel
XVIII secolo durante l'influenza dei duchi
di Lorena.
I Lorena tennero il controllo di Vecchiano
anche durante il passaggio e la dominazione
del francese Napoleone Bonaparte, e fino al
1861, quando si ebbe l'unita d'Italia. |
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Come già
accennato il suo territorio si estende dal
confine con Lucca, fino al mare, includendo
diverse realtà e paesi.
Confinante con Lucca troviamo Filettole,
piccola tranquilla frazione anch'essa di
antiche origini. Vi era un monastero
dedicato a Santa Viviana, trasformato in
Castello durante le guerre Pisano-Lucchesi.
Vi troviamo la "Torre Segata", svettante tra
le verdi colline, "tagliata" in verticale,
per evitarne la sua riparazione. |
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Scendendo lungo
il Serchio vi è Avane e le sue colline
coltivate ad ulivi, anch'essa fù abitata in
un tempo lontano, come testimonia il nome
"Le Grepole", dal latino "de greculis",
riferito ad una località adiacente l'abitato
e significante la presenza di bizantini,
nell'epoca della calata dei Longobardi,
nella seconda metà del VI secolo.
Dopo Vecchiano, andando verso il mare
troviamo il granaio di Vecchiano, Nodica.
Piccola frazione prettamente agricola, sorge
sull'antico limitare dei terreni paludosi.
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Ancora più giù
lungo il Serchio arriviamo a Migliarino,
nato lungo una, già nell'antichita,
importante via di comunicazione, in epoca
Romana poi chiamata via Aurelia, è la più
marinara delle frazioni di Vecchiano, da qui
infatti possiamo rapidamente giungere a
Marina di Vecchiano. |
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Il cui centro balneare
è immerso nel
Parco Naturale di Migliarino
San Rossore Massaciucoli, che si estende fra
bocca di Serchio e Torre del lago,
caratterizzato da ampie pinete e da arenili
dove ancora la natura è padrona. |
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