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La produzione post-romantica in Italia:
l'ARCADIA ROMANTICA E LA SCAPIGLIATURA

Il secondo '800 è condizionato dalla delusione post-risorgimentale percepibile a tutti i livelli, anche a quello artistico, in quanto il nostro romanticismo celebra il risorgimento e i valori patriottici. Infatti la produzione del romanticismo italiano si realizza in poesia patriottica, romanzo storico e, nel caso di Ippolito Nievo, in romanzo psicologico.

Tranquillo Cremona - High Life - Milano, Galleria d'arte moderna

Con la crisi del romanticismo in Italia si assiste a una produzione modesta che il De Sanctis definisce "Arcadia romantica" e che è l'ultimo tentativo di riproporre
i valori romantici.
Il nome Arcadia deriva dal fatto che questa è una letteratura convenzionale; l'aggettivo romantica si giustifica con la ripresa dei valori romantici, declassandoli, stemperandoli: ora il sentimento dà luogo al sentimentalismo, a una letteratura patetica (Prati e Aleardi).

La Scapigliatura è invece la reazione all'arcadia romantica e al romanticismo, e testimonia il disagio degli intellettuali di fronte alla delusione storica e di fronte al processo di industrializzazione portatore di valori economici.

Questa produzione poetica e narrativa trae il suo nome dal romanzo di Cletto Arrighi "La scapigliatura e il 6 febbraio", in cui vengono descritti i giovani bohemienne con un'età compresa tra i 20 e i 35 anni. Il disagio di questi giovani si esprime attraverso la provocazione, una polemica contro i valori borghesi, una concezione della poesia come attività creatrice che detesta le regole. Nonostante il risultato artistico sia molto modesto (non viene rinnovata sostanzialmente la poetica), rimane interessante il programma della scapigliatura: essa recupera le istanze del romanticismo nordico, che non erano entrate in Italia, e si ispira alla produzione artistica francese dei "poeti maledetti" e del naturalismo.

P. Chavannes - Il povero pescatore (1881) - Parigi, Musée d'Orsay

La volontà di scandalizzare vista all'origine di atteggiamenti sregolati (spesso gli scapigliati sono drogati o alcoolizzati) condivisi con i francesi Baudelaire, Rimbaud e Verlaine. Comunque la trasgressione è anche a livello tematico, lessicale, in quanto vengono trattati soggetti macabri o insoliti e viene utilizzato un linguaggio forte ed enfatico.
Concludendo, nella scapigliatura convergono anche aspetti del naturalismo francese per il fatto che é presente l'esigenza di rappresentare il vero, ma quello inquietante, patologico e abnorme; inoltre questa produzione poetica e narrativa viene anche definita "decadentismo senza poetica" in quanto anticipa aspetti e tematiche di tale movimento.